Lazarus

Lazarus, una serie del 2025 creata da Harlan Coben e diretta da James Watkins, è un thriller soprannaturale che mescola mistero, tensione psicologia e atmosfere cupe. Prodotta da Amazon Studios per Prime Video, la serie vede come protagonisti Sam Claflin, nel ruolo di Joel "Lazarus", e il pluripremiato Bill Nighy, affiancati da un cast di tutto rispetto e ricco di una grande intensità emotiva.

Trama

Ambientata tra Londra e la costa settentrionale dell'Inghiltera, Lazarus, segue la storia di Joel Lazarus (Sam Claflin), uno psicologo forense costretto a ritornare a casa dopo l'improvviso e misterioso suicidio del padre, il dottor Jonathan Lazarus (Bill Night).

Il ritorno a casa – un luogo intriso di ricordi di infanzia, segreti familiari e ferite mai rimarginate – si trasforma ben presto in un viaggio oscuro tra passato e presente. Joel si trova a fare i conti con il peso della propria eredità, con rapporti tesi con la sorella Emma, e una serie di eventi inspiegabili che mettono in discussione tutto ciò che credeva di sapere sul padre e su sé stesso. Mentre la polizia indaga, emergono indizi che collegano la famiglia Lazarus a vicende non del tutto chiare. Intrecciando dramma familiare, tensione psicologia e sfumature sovrannaturali. Il confine tra realtà e allucinazione diventa sempre più sottile, e Joel capisce che per scoprire la verità dovrà affrontare non solo il mistero della morte del padre, ma anche i demoni del passato. Con un ritmo crescente e un'atmosfera sospesa tra il thriller e l'introspezione, Lazarus costruisce pezzo dopo pezzo la verità sul suo passato e sulla morte del padre portandolo a chiedersi: "quanto conosciamo realmente delle persone che amiamo?" "E quanto di noi stessi decidiamo volutamente di ignorare?"

Attori e accoglienza

Il cuore pulsante di Lazarus è senza dubbio Sam Claflin, che qui offre una recitazione davvero intensa e sfumata. Lontano dai ruoli più glamour che lo hanno reso famoso. Claflin da vita a un Joel Lazarus fragile ma magnetico, sospeso tra il dolore, la rabbia e il senso di colpa. Il suo modo di recitare gioca tutto sui silenzi, sulle esitazioni e sugli sguardi persi: un personaggio che parla poco, ma comunica tutto quello che sente e che pensa. Accanto a lui, Bill Night – presenza incisiva – dona al dottor Jonathan Lazarus un'aura di mistero e autorevolezza, tipica del suo stile elegante e misurato. La sua figura aleggia su tutta la serie, come un'ombra che guida e tormenta il protagonista.

Al suo debutto su Prime Video nell'ottobre del 2025, Lazarus ha diviso la critica ma conquistato una buona parte del pubblico. Si può dire che, pur con qualche difetto di ritmo, l'impatto emotivo e l'atmosfera hanno colpito nel segno. Molti spettatori hanno apprezzato la regia curata di Paul Andrew William, i toni cupi e cinematografici, e l'approccio più intimo rispetto ad altri lavori di Harlan Coben. Altri, invece, hanno trovato la narrazione troppo lenta nei primi episodi e una certa ambiguità di genere – a metà tra il thriller psicologico e il dramma famigliare. Ciò che quasi tutti concordano nel riconoscere, è la maturità interpretativa di Sam Claflin, che regge praticamente da solo gran parte del racconto, trasformando Lazarus in una serie che tratta in modo profondo la perdita e la redenzione.

Opinione personale


Ammetto senza esitazione che ho deciso di guardare Lazarus principalmente per Sam Claflin. È uno di quegli attori che riesce a convincermi in qualsiasi ruolo, e anche questa volta non ha deluso le mie aspettative. La sua interpretazione intensa e vulnerabile dà profondità a una storia già di per sé affascinante, rendendo il personaggio di Joel Lazarus credibile e profondamente umano in ogni scena. Essendo un'amante dei thriller psicologici questa serie sembrava perfetta per me: misteri familiari, segreti nascosti e quella tensione sottile che ti accompagna fino all'ultimo episodio. Non ho le competenze per analizzare la regia o gli aspetti tecnici, ma da semplice spettatrice posso dire che Lazarus mi ha coinvolta dall'inizio alla fine. La trama regge bene, i colpi di scena sono dosati con intelligenza e il ritmo – pur non sempre incalzante – mantiene viva la curiosità episodio dopo episodio. Il fatto che la storia sia autoconclusiva in sei episodi è un ulteriore punto a suo favore: si guarda in pochi giorni e lascia la sensazione di aver assistito a qualcosa di completo, senza dilungamenti inutili. In definitiva, Lazarus è promossa e la consiglio soprattutto a chi ama i thriller in cui il mistero si intreccia al dramma e a una buona dose di soprannaturale.








 

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