Il dio dei boschi

 

Titolo: Il dio dei boschi

Autore: Liz Moore

Pagine: 544

Formato: Copertina flessibile

Editore: NN Editore


Un thriller psicologico che si insinua tra i rami fitti della memoria e dei segreti familiari. Cosa succede quando la natura selvaggia diventa lo specchio delle nostre paure più profonde? Il dio dei boschi di Liz Moore è molto più di un semplice giallo: è un romanzo corale, stratificato, che intreccia mistero, dolore e redenzione in un crescendo narrativo che lascia senza fiato.

Trama
È l'estate del 1975 quando Barbara Van Laar, un'adolescente inquieta e ribelle, scompare misteriosamente da Camp Emerson, il campo estivo fondato dalla sua stessa famiglia situato nel cuore dei boschi delle Adirondack. La sua sparizione scuote profondamente la comunità, anche perché quattordici anni prima, nello stesso luogo era svanito nel nulla suo fratello Bear, mai più ritrovato. A indagare sul caso viene chiamata Judyta Luptack, una giovane detective determinata e fuori dagli schemi, che si ritrova a districare una rete fitta di segreti, bugie e silenzi. Ogni personaggio sembra custodire una verità scomoda: il padre autoritario, la madre spezzata dal dolore, il capo della polizia troppo ansioso di chiudere il caso, e Tracy, l'unica vera amica di Barbara, che forse sa più di quanto voglia ammettere.
Liz Moore costruisce un intreccio narrativo impeccabile, alternando i punti di vista dei personaggi e scavando nelle dinamiche familiari, nei silenzi, nei sensi di colpa. La scrittura è limpida, evocativa, capace di restituire la bellezza inquietante della natura e la fragilità dell'animo umano. Il campo estivo, con le sue regole da pionieri e il suo apparente idillio, si trasforma in un microcosmo di tensioni sociali, privilegi e traumi irrisolti. Mentre il presente si intreccia con il passato, emergono tensioni familiari, giochi di potere e dinamiche sociali che mettono in discussione l'apparente perfezione della ricca comunità Van Laar. Il campo estivo, simbolo di libertà e spensieratezza, si trasforma in un luogo denso di ombre e sospetti.
Il dio dei boschi ha conquistato un pubblico ampio e trasversale, non solo tra gli amanti del thriller, ma anche tra chi cerca storie dense di atmosfera e introspezione. Molti lettori lo hanno definito un romanzo "ipnotico", capace di avvolgere con la sua scrittura elegante e il ritmo misurato, più riflessivo che adrenalinico. Non è la classica lettura che si divora in una notte, è un libro che si prende il suo tempo, e ti chiede di fare lo stesso. La forza del romanzo sta nella sua capacità di intrecciare mistero e profondità emotiva, lasciando spazio a domande che restano anche dopo l'ultima pagina. È un libro che divide: c'è chi lo ha amato visceralmente e chi si aspettava un ritmo più serrato. Ma proprio questa ambivalenza lo rende interessante e degno di discussione. In definitiva, Il dio dei boschi è un viaggio nei meandri della memoria, della colpa e del desiderio di verità. E a proposito dell'opinione di chi non lo ha amato, un altro punto sollevato riguarda la complessità della struttura narrativa: con numerosi salti temporali e una moltitudine di personaggi, alcuni lettori hanno faticato a seguire il filo della storia, percependola come dispersiva o eccessivamente frammentata. Infine, c'è chi ha trovato lo stile di Liz Moore "troppo elegante" per il genere, quasi più adatto a un romanzo letterario che a un thriller classico. In altre parole, un libro che affascina per l'atmosfera e profondità ma che non sempre soddisfa chi cerca tensione continua e adrenalina.

La mia opinione personale
Quando ho terminato il dio dei boschi, mi sono ritrovata con emozioni contrastanti. È stata una lettura piacevole, dallo stile fluido e coinvolgente, con un'ambientazione che rimane impressa e una costruzione narrativa che sa dosare tensione e introspezione. Tuttavia, non posso negare di aver avvertito una certa ripetitività in alcune sezioni, come se la storia si perdesse talvolta nei suoi stessi meandri. Detto ciò, rimane un libro che consiglierei volentieri, soprattutto a chi ama i romanzi che non si limitano a risolvere un mistero, ma scavano dentro i personaggi e le loro fragilità. È una lettura che ti accompagna nei suoi boschi metaforici con passo lento ma deciso. E, alla fine, qualcosa resta, come un'eco tra gli alberi.

Note dell'autore

Liz Moore è una scrittrice e musicista americana. Insegna scrittura creativa alla Temple University di Philadelphia. In lingua italiana sono stati pubblicati altri suoi tre romanzi: Il mondo invisibile (2016), Il Peso (2012) e I cieli di Philadelphia (2020). Altre opere di Liz Moore sono state pubblicate su giornali e riviste. Ha ricevuto premi per il suo talento di scrittrice e i suoi libri sono stati tradotti in più di venti paesi. Liz Moore è stata selezionata per Summer Book Club di Jimmy Fallon. Uno dei suoi libri è stato incluso tra i migliori dell'anno da Barack Obama.

Libri citati







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