Il villaggio perduto

Titolo: Il villaggio perduto
Autore: Camilla Sten
Pagine: 366
Formato: Copertina flessibile

Editore: Fazi

Trama
La giovane Alice Lindstedt è una regista di documentari che però conduce una vita che non la soddisfa, fatta di precarietà e instabilità lavorativa. La ragazza, stanca, decide di girare il documentario del secolo basandosi sui racconti della nonna di un villaggio perduto in cui molti anni prima era accaduto qualcosa di agghiacciante. Nel 1959, in un giornata di Agosto a Silvertjärn, un piccolo villaggio minerario, tutti i suoi novecento abitanti sono scomparsi nel nulla senza lasciare alcuna traccia. Tutti tranne due. Il cadavere di una donna lapidata legata a un palo e una neonata ancora viva, abbandonata all'interno della scuola del villaggio. Nonostante le numerose ricerche e indagini da parte della polizia, nessun altro è mai stato ritrovato e non si è mai scoperto cosa sia successo ,mentre la piccola neonata ritrovata è stata data in adozione. La nonna di Alice conosce la storia perché in passato viveva proprio in quel villaggio, per poi andarsene per sposarsi, lasciando a Silvertjärn la madre, il padre e la sorella più piccola, tutti e tre scomparsi nel nulla insieme al resto degli abitanti. Alice decide quindi, insieme a una troupe messa insieme da lei, di indagare e scoprire cosa sia realmente accaduto. Il piano era semplice. I cinque membri della Troupe, Alice compresa, avrebbero trascorso cinque giorni a Silvertjärn, filmando ogni cosa e cercando così di attirare la curiosità di ricchi finanziatori che avrebbero permesso a Alice di scoprire la verità girando il suo documentario di successo. Ma quello che troverà Alice andrà ben oltre le sue aspettative e tutto prenderà una piega imprevista e spaventosa.

Oltre alla storia, che già di per se è intrigante, quello che salta subito all'occhio sono i rapporti tra i personaggi, ovvero i membri della Troupe. Rapporti tesi e incomprensioni del passato vengono amplificate dall'atmosfera cupa e ambigua che troveranno nel villaggio, tanto da arrivare a creare una sensazione di smarrimento continua e la percezione costante  di non potersi fidare di nessuno.
Camilla Sten crea una narrazione fluida, passando da passato al presente, capitolo dopo capitolo, per poter mettere insieme tutti i tasselli di quella misteriosa sparizione e riuscendo a dare vita a un finale davvero inaspettato. Sicuramente la storia è interessante e a mio avviso scritta bene, con i tempi giusti e la giusta souspance che non può mancare in un genere come questo. È vero che in certi punti il racconto è tirato un po' per le lunghe e ci sono scene, soprattutto quelle d'azione, che sono un po' surreali, ma nel complesso non ha deluso le mie aspettative. Volevo del mistero e l'ho avuto, volevo un'ambientazione suggestiva e c'era, volevo un finale particolare e ho trovato anche quello, per cui non posso fare altro che promuoverlo e aspettare il 4 Febbraio. Giorno in cui uscirà un suo nuovo libro dal titolo L'erede che è già nella mia wishlist.

Note dell'autore
Nata in Svezia nel 1992,è la figlia della famosa scrittrice di gialli Viveca Sten. Scrive storie fin da quando era ragazzina. Il villaggio perduto è il suo primo romanzo per adulti: successo da duecentomila copie tradotto in ventuno paese, verrà presto adattato da Netflix per una serie TV.

Altri libri citati





 

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